LETTA. MALAN (FI): FALCE E MARTELLO SIMBOLO DI SVILUPPO E DEMOCRAZIA?

Letta lo dica ai Paesi martoriati dal comunismo

“L’onorevole Enrico Letta è talmente succube ai due Partiti comunisti suoi alleati da superare Bertinotti, Cossutta e Rizzo nella difesa del simbolo di falce e il martello. La sua affermazione secondo la quale <<in Italia e in altri Paesi la falce e il martello sono stati un simbolo di sviluppo e democrazia>> (Corriere di oggi – ndr), specie in chi si richiama o si richiamava al Partito di De Gasperi, è semplicemente grottesca.

Letta, forse perché troppo impegnato a scrivere libri e partecipare a raffinati cenacoli culturali, ha trascurato di studiare la Storia. Lasciamo da parte il fatto che i comunisti italiani sono stati per decenni funzionali all’imperialismo sovietico che li finanziava con generosità, mentre toglieva la libertà a Popoli di tutti i continenti – per Letta un dettaglio trascurabile. L’ex Ministro dell’Industria dovrebbe sapere che il PCI per decenni ha tentato di introdurre anche in Italia quella politica economica collettivista, causa di immensa miseria e sofferenza al di là della Cortina di Ferro.

Quanto all’affermazione secondo la quale <<in Italia il comunismo non può essere paragonato con lo stalinismo>> è semplicemente spudorata. Non lo sa, l’esponente della Margherita, che l’Unità defini a caratteri cubitali Stalin <<l’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell’umanità>>? Forse lui pensa che l’espressione <<addavenì baffone>> si riferisse al commissario Maigret? Chissà poi quali sono i Paesi dove, secondo Letta, falce e martello significavano democrazia e sviluppo: forse la Cambogia e la Corea del Nord?”

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