Un anno fa il partito democratico, che all’epoca comprendeva anche Italia viva, criticava aspramente e giustamente i tempi ristretti concessi al Senato per l’esame della legge di bilancio. Ora stiamo assistendo a una conduzione di questa importante legge ancora peggiore. Continui rinvii, ondate di emendamenti governativi, frutto di compromessi al ribasso fra i litigiosi partiti di governo. Il Senato, e anche la Camera,
sono impediti di svolgere la loro funzione che è quella di discutere seriamente le singole questioni dando la possibilità ai cittadini di comprendere le diverse posizioni. Non solo ci sarà la fiducia, cosa ormai scontata, ma neppure in commissione ci sarà modo di discutere seriamente decine decine di norme, in cui si può nascondere qualunque trucchetto o marchetta.