“I nostri elettori ci hanno sicuramente chiesto di dare regole certe all’immigrazione e di combattere con rigore quella clandestina per garantire maggiore sicurezza. L’abbiamo fatto, e gli italiani se ne mostrano contenti.
Ma, oltre al rigore, occorre anche trovare i modi migliori per selezionare gli aspiranti immigrati e per favorirne l’integrazione. Apprezzo che Gasparri abbia aperto a una discussione costruttiva sul tema per trovare le soluzioni giuste, visto che i nostri elettori non vogliono proclami ma buon senso e risultati concreti. Gli italiani non vogliono le porte aperte del Governo Prodi, ma neppure situazioni come le banlieues francesi o le aree inglesi dove i residenti vogliono la shari’a.
Penso che cinque anni per la cittadinanza siano troppo pochi, ma occorre dare un termine certo alle procedure che oggi portano a molto più di dieci anni. Così come è innegabile che occorre una soluzione per i giovani nati in Italia che al diciottesimo compleanno devono chiedere il permesso di soggiorno. E credo sia importante richiedere a chi vuole diventare italiano, anche per matrimonio, di conoscere la nostra lingua e condividere i principi fondamentali della Costituzione.
Se vogliamo una società ordinata e sicura dobbiamo avere regole certe e ragionevoli, da far osservare con rigore”.