“Il monito del presidente del Senato alla prudenza e alla ricerca di un’ampia condivisione sulle riforme e’ giusto e utile. Le riforme istituzionali non sono un videogame, dove la prontezza di riflessi e’ piu’ importante della correttezza delle decisioni. Del resto, anche Berlusconi ha mostrato cautela sull’argomento proprio perche’ vuole arrivare a una conclusione concreta. Non servono veti o protagonismi, occorre invece evitare di infilarsi in vicoli cechi o di prendere l’autostrada per andare nella via accanto.
Ad esempio, ferma restando l’esigenza di specializzare le funzioni di Senato e Camera, va ricordato che, per velocizzare l’iter delle leggi, servirebbe innanzitutto una modifica dei regolamenti che comporta una singola lettura, e cio’ appare sopratutto necessario a Montecitorio dove un provvedimento sul quale e’ stata posta la fiducia ha bisogno di tre o quattro giorni per essere approvato.
Il grande sprinter Pietro Mennea, che di rapidita’ se ne intende, diceva: ‘Parte bene chi arriva primo’. Un monito valido oggi, se si vuole arrivare al traguardo di migliorare le Istituzioni per il bene dell’Italia”.