“Il Governo ha detto ‘no’ a qualsiasi misura che possa interferire con lo sporco lavoro degli scafisti. Nel corso della discussione sul decreto-legge Minniti, nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia del Senato, il Governo ha dato parere contrario a miei ordini del giorno, sottoscritti dai senatori di FI e dal senatore Giovanardi, in cui si chiedeva di fare verifiche sulle organizzazioni non governative che – come denunciato persino da Frontex, oltre che da numerosi organi di Stampa – entrano con le loro imbarcazioni nelle acque territoriali libiche, concordano con gli scafisti le partenze dei barconi e segnalano la loro presenza per facilitare il traffico di merce umana.
Bocciato anche l’ordine del giorno che chiedeva di adoperarsi nelle sedi internazionali per evitare che qualunque persona soccorsa nel Mediterraneo, qualunque sia il Paese della nave soccorritrice, venga sempre e comunque portata in Italia.
Bocciata, inoltre, la richiesta che le nostre navi si attengano al raggio d’azione previsto dall’operazione Triton, e vadano oltre solo in caso di segnalazione di persone in pericolo.
Il parere del Governo è stato autorevolmente espresso dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento, senatrice Anna Finocchiaro, e dal sottosegretario all’Interno Manzione, determinando il voto contrario da parte della Maggioranza. Questi pareri smascherano definitivamente la linea del Governo: ora è evidente che l’obiettivo è l’aumento degli sbarchi sulle nostre coste, attraverso un maggior numero di partenze dalla Libia. Il fatto che ciò comporti un aumento del numero dei morti, oltre a un aggravio enorme di spese a carico dei Contribuenti italiani, pare non interessare.
Perdono, perciò, completamente di significato le blandissime misure previste nel decreto Minniti per accelerare le espulsioni. Gli arrivi di migranti sono ormai migliaia al giorno: con il decreto, tutt’al più si otterrà qualche centinaio di espulsi in più all’anno. Gli Italiani – che credono nell’accoglienza di chi è in pericolo di vita, ma non sono disposti a finanziare l’invasione del nostro Paese – sapranno trarre le opportune conseguenze”.