Milleproroghe 2011: grazie allo spirito di collaborazione che ha animato tutti, tante le norme utili ai Cittadini

Intervento in Aula nella discussione del decreto “milleproroghe” – relatori sen. Malan e Pichetto Fratin

Signor Presidente,

nel corso dell’esame del provvedimento all’ordine del giorno, com’è già stato detto, sono stati approvati molti emendamenti. Io integro la relazione del collega Pichetto Fratin aggiungendo un elemento sul testo, e altri sugli emendamenti approvati.

Il testo, tra le altre cose, fin dalla sua entrata in vigore, ha realmente reso possibile l’installazione del WiFi libero nel nostro Paese, consentendo perciò un’attività che è molto importante per la comunicazione, specialmente per i giovani ma non soltanto: ormai è diventato uno strumento prezioso di lavoro. Grazie al comma 19 dell’articolo 2, il WiFi è di nuovo libero e può essere installato: in parecchi luoghi, questo strumento molto importante già funziona.

Nel corso dell’esame, dei quasi 1.500 emendamenti ne sono stati approvati ben 107, e questo è stato possibile grazie allo spirito di collaborazione che ha animato tutti coloro che hanno partecipato alle lunghe e numerose sedute delle Commissioni riunite, e grazie al fatto che è stato possibile perciò esaminare veramente uno per uno gli emendamenti, benché fossero molto numerosi.

Tra questi – ne citerò alcuni – sono stati approvati emendamenti che introducono il parere parlamentare sull’ulteriore proroga che il testo originale affida a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ripristinando un ruolo del Parlamento su questa fase; norme per un più razionale utilizzo dei rifiuti provenienti dalla frantumazione degli autoveicoli; norme per agevolare il pensionamento di coloro ai quali manca poco per avere i requisiti per il collocamento in quiescenza, con vantaggio per questi lavoratori e per la pubblica amministrazione; una norma per migliorare le garanzie di affidabilità sul rilascio dei brevetti di salvamento acquatico; una norma che razionalizza la proroga dell’impiego dei giudici onorari e dei vice procuratori onorari; norme a favore della sicurezza nelle miniere; norme per un più razionale riscontro dell’idoneità alla guida dei ciclomotori (un fatto molto importante per la sicurezza stradale); una disposizione che consente ai dipendenti pubblici – che, per un recente intervento normativo, hanno visto il loro trattamento di fine rapporto suddiviso in diverse rate anziché corrisposto in un’unica soluzione – di poterlo cartolarizzare e, di conseguenza, di portare a garanzia l’impegno alla futura corresponsione di queste parti restanti del trattamento di fine rapporto, per poter concludere delle operazioni che probabilmente in molti casi si erano già impegnati a fare. Si è poi cancellato, nella riforma universitaria, un errore materiale che aveva suscitato lunghe discussioni in quest’Aula: un emendamento pone rimedio a quell’errore.

Ci sono delle norme per la ridefinizione del Programma della pesca e dell’acquacoltura, anche queste attività molto importanti nel nostro Paese. C’è una norma per favorire l’autosufficienza del nostro Paese nell’impiego degli emoderivati.

In merito alla questione del 5 per mille, il provvedimento, fin dal testo adottato dal Governo, reintegra il fondo totale riportandolo a 400 milioni, includendo anche interventi in materia di sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Voglio precisare che l’emendamento presentato dal relatore, approvato in Commissione, non toglie assolutamente nulla a coloro che si occupano di SLA ma, semplicemente, evita che le somme che eventualmente questi enti non fossero in grado di usare, anziché andare perdute – o, per meglio dire, anziché essere ridestinate ad altro fine – possano essere tutte utilizzate per le associazioni e gli enti che ricevono le firme per il 5 per mille. Non si toglie dunque nulla, ripeto, di quanto era destinato alla SLA, ma si fa sì che quanto eventualmente restasse venga usato per le finalità proprie del 5 per mille.

È stata poi introdotta una serie di interventi a favore delle aree terremotate in Abruzzo, ed è stato prorogato per tre anni il meccanismo del tax shelter, che ha dato molto beneficio al cinema italiano, ma anche a produzioni provenienti da altri Paesi che hanno girato film nel nostro Paese. Tale meccanismo ha determinato un beneficio innanzitutto diretto, perché si crea occupazione e ci sono anche delle imposte che vengono pagate in Italia, ma anche un vantaggio di immagine perché, se l’Italia è stata presente in diverse pellicole proiettate in tutto il mondo e prodotte non solo in Italia ma anche in altri Paesi, è stato grazie a questo meccanismo che viene prorogato fino al 2013.

Vi sono poi numerose misure per la lotta all’evasione fiscale e misure per la responsabilizzazione delle Regioni nella copertura dei costi della gestione del ciclo dei rifiuti. Vi è un intervento a favore delle autorità portuali; vi è la razionalizzazione delle istituzioni scolastiche all’estero, un aspetto importante per la tutela della nostra cultura e della nostra lingua; vi sono norme per migliorare la cooperazione internazionale nel contrasto alla criminalità organizzata; vi è la sperimentazione della carta acquisti a favore di enti caritativi.

Vi è, inoltre, la sospensione della demolizione di immobili nella Regione Campania. Su questo vi sono state polemiche e dichiarazioni. Si è parlato di incoraggiamento all’abusivismo edilizio ma è, semplicemente, una norma che sospende per alcuni mesi la demolizione di immobili nella Regione Campania, ponendo un provvisorio rimedio alla situazione che si è determinata in quella Regione a causa di due ordinanze con le quali l’allora presidente della Regione Bassolino aveva impedito l’applicazione del condono approvato nel 2003, che è stato applicato in tutto il resto d’Italia con l’unica esclusione della Campania. Entrambi i provvedimenti adottati dalla Regione Campania sono stati giudicati incostituzionali dalla Corte costituzionale ma, nel frattempo, tutti i termini erano scaduti e, di conseguenza, si è creata la situazione alla quale l’emendamento approvato pone momentaneo rimedio.

Vi sono poi interventi a favore dell’editoria e delle televisioni locali.

Altro è stato approvato e non si può illustrare nello specifico, mentre è stato, come dicevo, partitamente esaminato, emendamento per emendamento, nel corso dei lavori della Commissione.

Al termine di questo lungo lavoro in Commissione, desidero ringraziare coloro che lo hanno reso possibile: il presidente Vizzini, che ha guidato i lavori delle Commissioni, il presidente Azzollini che – sia come co-presidente, in quanto presidente della Commissione bilancio, sia come presidente della Commissione bilancio in sede consultiva – ha dato i pareri sugli emendamenti e su tutte le numerosissime riformulazioni, il collega relatore Pichetto Fratin, tutti i colleghi della Commissione affari costituzionali e della Commissione bilancio, e anche i colleghi non appartenenti a queste due Commissioni che sono intervenuti per sostenere propri emendamenti o semplicemente per sostituire colleghi assenti.

Infine, desidero ringraziare i consiglieri e il personale delle Commissioni che ci hanno coadiuvato in questo lungo lavoro.

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