SCUOLA, MALAN (FI), ASSALTO GENDER NELLE SCUOLE

“A Roma c’è l’aggressione mediatica, condita di fatti riportati in modo falso, a Paola Senesi, preside del Liceo Giulio Cesare, che ha semplicemente seguito le procedure e rispettato la volontà della maggioranza della rappresentanza studentesca, non attivando corsi di propaganda per aborto e ‘identità di genere’. A Parma e Fiumicino, denuncia oggi sulla Verità Massimo Gandolfini, la senatrice Monica Cirinnà, promotrice della nota legge sulle unioni civili che ormai tutti chiamano nozze gay, e nota per aver innalzato il cartello ‘Dio, patria e famiglia, che vita de…’, invitata nelle scuole a parlare – senza contraddittorio com’è nello stile di quella ideologia – di aborto, eutanasia, omofobia e utero in affitto, senza che le famiglie abbiano potuto dire la loro. E chissà quanti altri casi simili ci sono in Italia che non vengono portati alla pubblica attenzione. I devoti all’ideologia gender (i quali ne negano l’esistenza ritenendola verità assoluta dogmatica) continuano ad avere nel mirino i ragazzi e i bambini delle scuole. Chiederò al neo-ministro Patrizio Bianchi se intende far rispettare la Costituzione e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che prevede il primato della famiglia nelle scelte educative per i figli o se intende applicare la Strategia Nazionale dell’Unar che prevede l’accreditamento nelle scuole delle associazioni LGBT come enti formativi, pur in assenza di qualsiasi requisito di studio.”

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