Intervento in Aula per dichiarazione di voto dell’emendamento 1.700 alla delega al Governo in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
Signor Presidente,
voterò a favore di questo emendamento, specialmente visto che, nonostante le richieste, il relatore – che pure ha presentato e dato parere favorevole all’emendamento che in Commissione ha dato luogo alle parole che qui si vogliono emendare – non ha minimamente motivato perché siano state introdotte. Parlo in particolare di quelle che si riferiscono alle condizioni dei lavoratori immigrati.
L’ho già detto in sede di discussione generale e ho chiesto al relatore di fare il suo mestiere, cioè di spiegare perché sono scritte certe parole. Ho chiesto quali differenze ci sono nella tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro tra un lavoratore immigrato e un lavoratore non immigrato. Ci sono forse delle differenze anatomiche? Fisiologiche? Mi pare proprio di no. E allora ci sono delle cose che vanno bene per i lavoratori italiani e delle altre che non vanno bene per i lavoratori immigrati? Mi pare proprio di no. Se ci fossero delle motivazioni, credo che il relatore, in sede di replica, le avrebbe dette; invece, ha ignorato completamente questa parte e non ha minimamente motivato il parere contrario. La stessa cosa, naturalmente, ha fatto il rappresentante del Governo.
Ebbene, o si tratta di una aggiunta puramente demenziale – cosa possibile, data la razionalità con cui agisce il Governo in frequenti occasioni – oppure c’è il trucco: si vuole nascondere qui un ennesimo tentativo di allargare le maglie dell’immigrazione. Non si tratta forse dell’ennesimo tentativo di regalare permessi di soggiorno a lavoratori che, magari, si trovano in ambienti insalubri? Lo chiedo. Mi sembra legittimo pensare che potrebbe trattarsi di questo, visto che il Governo su questo punto sta agendo con un disegno di legge e visto che il Ministro Ferrero ha preannunciato, addirittura, un decreto-legge.
Cosa si vuole dire con queste parole? Dove i lavoratori immigrati hanno una tutela della salute che sia superiore o inferiore o diversa da quella dei lavoratori italiani? Mi piacerebbe davvero saperlo. Si potrebbe citare quel passo di Shakespeare dove il prestatore di soldi ebreo dice: «Forse che, se ci pungiamo, non proviamo anche noi dolore?».
A quanto pare, secondo il Governo e il relatore, alcune cose fanno bene agli immigrati mentre sono dannose per i lavoratori italiani o viceversa. Vogliamo saperlo, oppure si tratta dell’ennesimo imbroglio e dell’ennesima mancanza di riguardo nei confronti del Senato.
Votazione nominale dell’emendamento 1.700: il Senato non approva.