“In pochi minuti di consiglio dei ministri con la decisione sul Tav, che sarà poi ratificata dall’approvazione della mozione M5S-Lega presentata alla Camera, si perderanno 813 milioni di contributi europei. All’incirca l’equivalente del costo di tutti i parlamentari per cinque anni di legislatura. Sono i costi della cattiva politica. Ed è solo la punta dell’iceberg. Poi si dovranno pagare i danni ai francesi che hanno scavato chilometri di galleria nel loro territorio sulla base di un trattato internazionale, gli indennizzi alle aziende il cui lavoro viene fermato, la restituzione di contributi precedenti. Ma questo è il meno: tutta l’Italia, a cominciare da quel Nord che sta ancora nel nome ufficiale della Lega, pagherà nel futuro in termini di minore competitività e posti di lavoro, e da subito in termini di perdita di credibilità e fuga degli investimenti. E il bello è che raccontano la balla di usare quei soldi per i treni dei pendolari. Sono soldi che perdiamo, come facciamo ad usarli?”