“Sulla vicenda UNESCO, Matteo Renzi si dimetta o faccia dimettere il Ministro degli Esteri. Le sue affermazioni sul vergognoso voto di una settimana fa sono una presa in giro degli Italiani e dimostrano la totale inadeguatezza di questo Governo – oltre alla sua consueta predisposizione alla bugia. Chi può credere che si sia accorto di un fatto – che avuto ampio spazio in tutti i giornali del mondo – soltanto otto giorni dopo che l’Italia ha espresso un’astensione ipocrita e codarda? Perché non ha detto nulla prima di martedì, quando il Messico a cambiato la sua posizione? Perché non ha fatto fare la stessa cosa all’Italia? La realtà è che, così facendo, ha accontentato i suoi amici del regime iraniano, già accolti inscatolando le nostre opere d’arte, e ora pensa di cavarsela con queste scuse grottesche.
Con quale coraggio parla di mozione che viene approvata tutti gli anni, quando ciò non è neppure lontanamente vero? Gli stessi leader palestinesi hanno salutato la decisione dell’UNESCO come un fatto storico. Ma se, poi, fosse vero che tutti gli anni si votano mostruosità del genere, vorrebbe dire che il suo Governo ne ha già votate altre due. Il Premier sembra davvero in confusione mentale.
Chi crede, poi, di prendere in giro con l’altra balla dell’unità europea? Crede che nessuno sappia che ben cinque Paesi dell’Unione Europea hanno votato contro? Grottesca, poi, la storia del voto in automatico. Renzi stesso ha scagionato l’Ambasciatore: dunque restano il Ministro Gentiloni e lui, anche se escludo che il Ministro prenda decisioni importanti senza consultarlo.
Da martedì, insieme ad altri, chiedo che il Governo riferisca su questa vicenda in Senato. Se davvero Renzi fa sul serio, venga a rimangiarsi quel voto con il quale l’Italia ha lasciato via libera a un documento nel quale, sostanzialmente, si afferma che la Bibbia è un cumulo di menzogne. Poiché è principalmente da essa, oltre che dalle evidenze archeologiche, che Ebrei e Cristiani conoscono il proprio profondissimo legame con il Monte del Tempio, citato centinaia di volte nella Tanach che noi chiamiamo Antico Testamento. Quel tempio dove Gesù si recò a parlare con i dottori della legge, dove andava a predicare e da dove scacciò i mercanti”.