“PD e M5S vanno avanti spediti verso il matrimonio per persone dello stesso, a bordo del ‘carro armato’ della relatrice Cirinnà (espressione da lei usata in un tweet del 9 settembre). Oggi, infatti, la coppia di fatto renziani/grillini ha respinto, dopo una lunga discussione, l’emendamento di Forza Italia (Caliendo-Cardiello-Malan) – sottoscritto in seduta anche dai senatori NCD Giovanardi, Sacconi e Albertini – che proponeva per la stipulazione delle unioni civili una modalità diversa dal matrimonio. La maggioranza PD-M5S ha anche rifiutato senza esitazione la proposta di accantonare l’emendamento per discuterlo meglio. Si trattava, infatti, di sostituire la cerimonia davanti a due testimoni – tipica e unica del matrimonio – con una dichiarazione anagrafica al Comune di residenza, anche per attuare l’emendamento a suo tempo approvato che definisce l’unione civile come ‘formazione sociale specifica’.
Ora emerge con chiarezza che quell’emendamento era un’ipocrita foglia di fico che, alla prima ventata di emendamento, è caduta scoprendo la realtà: il Partito Democratico, con la mobilitazione del suo segretario politico Matteo Renzi e della sua plenipotenziaria Maria Elena Boschi, assieme ai senatori M5S entrati in questa anomala maggioranza, vuole introdurre in Italia le nozze gay, con tanto di adozioni a seguito di utero in affitto, con la conseguenza che – in presenza di bambini che risulteranno per la legge figli di due uomini o di due donne – ci saranno ulteriori pretesti per indottrinare i bambini fin dall’asilo nido con la propaganda gender. Lo spieghino ai loro elettori, invece di raccontare che si tratta solo di riconoscere alcuni diritti, cosa sulla quale saremmo perfettamente d’accordo”.