“Gli attacchi a Giorgia Meloni per la scelta di non somministrare il vaccino anti-Covid alla figlia di cinque anni sono doppiamente indegni. Innanzitutto perché colpiscono una madre e una bambina e poi perché, come è ormai la regola su questo argomento, sono improntati alla propaganda e non all’informazione. Il governatore De Luca parla di irresponsabilità, Fratoianni di anti-scienza. Il vertice lo tocca Orfini dicendo che valutare il rapporto rischi-benefici è una sciocchezza. Il presidente della Commissione tedesca specializzata su vaccini presso il Robert Koch Institute, Thomas Mertens, ha affermato che sulla base dei dati attualmente disponibili ‘non vaccinerebbe i propri bambini contro il Covid’. Il Robert Koch Institute è la principale istituzione scientifica governativa tedesca nel campo della biomedicina e Mertens è medico virologo e docente universitario. Il Regno Unito non raccomanda la vaccinazione sotto i 12 anni per i bambini senza patologie. L’agenzia per la salute del Regno di Svezia ha deciso di non raccomandare il vaccino sotto i 12 anni. L’Istituto di sanità pubblica norvegese ha sconsigliato il governo dal vaccinare sotto i quindici anni, perché – ha spiegato il ministro della salute Ingvild Kjerkol – ‘c’è poco beneficio individuale per la maggior parte dei bambini’. Si potrebbe andare avanti a lungo e citare anche i numerosi studi che si occupano degli effetti avversi, a cominciare dalla miocardite. Che De Luca, Fratoianni e Orfini considerino Mertens e vari istituti specializzati governativi ‘anti-scientifici’ dall’alto delle loro lauree, o quasi, in storia, filosofia e archeologia è comico, che attacchino genitori come Giorgia Meloni e Matteo Salvini e i loro figli, è incivile.”
Roma, 11 febbraio 2021