Zelo nell’indire la gara (non obbligatoria) per le Agenzie di Stampa, due anni di ritardo nell’indire la gara (obbligatoria) per l’autostrada Torino-Piacenza

Nel primo caso, la gara potrebbe consegnare i servizi di informazioni nelle mani delle maggiori e meglio finanziate Agenzie europee, con ripercussioni gravi – anche occupazionali

Interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dello Sport con delega all’Editoria
Premesso che:

il 21 e 22 febbraio scorso, il sito Primaonline.it riportava che, a seguito dell’incontro tenutosi tra il Ministro Luca Lotti e i rappresentanti delle Agenzie di stampa italiane, il Governo avrebbe scelto di istruire un bando di gara europea per la fornitura allo Stato dei servizi di informazione delle Agenzie di stampa;

senza un comunicato che l’annunciasse, proprio il 21 febbraio il sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicava l’avviso di pre-informazione della procedura di gara, nel quale si specifica che il bando stesso sarà pubblicato tra il 28 marzo e il 2 maggio prossimi;

se si dovesse percorrere la via della gara, l’ammontare del contratto obbligherebbe a una gara europea in cui avrebbe gioco facile, ad esempio, France Presse – monopolista oltralpe, forte di un contributo governativo di 245 milioni, ben più di dodici volte quanto riceve l’ANSA – oppure la spagnola EFE, altro colosso mondiale, o ancora la DPA tedesca o l’agenzia austriaca APA: tutte avrebbero di fronte avversari italiani colpiti da anni di crisi endemica dell’intero settore;

come evidenziato da ANAC nel suo parere del luglio scorso, la particolarità del settore non obbliga alla gara per l’affidamento a più operatori economici, occorrendo nel caso un regolamento che preveda lotti separati di aggiudicazione o utilizzare lo strumento dell’accordo quadro con più operatori economici;

secondo stime della FIEG, le principali Agenzie di stampa oggi danno lavoro a 2.350 persone di cui 830 assunte stabilmente; poiché, per quasi tutte, il contratto di servizio con la Presidenza del Consiglio costituisce più del 40% delle entrate annuali, la preoccupazione per la loro situazione lavorativa è molto forte;

 

per sapere:

se il Governo abbia valutato le possibili ripercussioni occupazionali e industriali di una gara europea che potrebbe consegnare ad Agenzie di stampa francesi o altre non italiane un cospicuo finanziamento pubblico;

come mai ci sia questo zelo per la gara d’appalto, non obbligatoria in questo caso, quando ogni giorno il ritardo ormai quasi biennale di pubblicazione del bando, obbligatorio per le norme italiane ed europee per il rinnovo della concessione dell’autostrada Torino-Piacenza, comporta un danno per i cittadini di diverse centinaia di migliaia di euro.

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