Intervento in Aula sul rapporto redatto da alcune associazioni in merito all’attività dei parlamentari
Signor Presidente,
intendo unirmi pienamente a quanto affermato dal senatore Giuliano e poi da Lei, Presidente, sottolineando ancora un altro aspetto di questa inchiesta, ossia quello di mettere agli ultimissimi posti di questa classifica – negli ultimi 20 o 30 – Colleghi che hanno il 97, il 98 o addirittura il 99 per cento di presenza alle votazioni in Aula, cui vanno ancora aggiunte le cosiddette assenze per missioni che non sono assenze ma, appunto, missioni. Si tratta di Colleghi che evidentemente, noi lo sappiamo, essendo molto presenti in Aula, sono anche molto presenti nelle Commissioni. Tutto questo per poi assegnare loro delle posizioni nelle ultime parti della classifica.
Per un verso, questa inchiesta sarebbe apprezzabile nell’intento, perché è sempre meglio di ciò a cui assistiamo tutti i giorni, cioè del fare di ogni erba un fascio: di dichiarare i parlamentari nel loro insieme, per il solo fatto che sono parlamentari, dei fannulloni, dei “mangiapane a tradimento” – per usare un’espressione molto elegante rispetto a quello che certi giornali pubblicano.
Voglio aggiungere che, purtroppo, questa è l’unica finestra che viene aperta sui lavori parlamentari perché, per il resto, abbiamo una parte del Senato che giace praticamente sempre inutilizzata, ossia le tribune per i giornalisti. Allora, ogni tanto, forse dovremmo fare una fotografia alle tribune dei giornalisti, che sono assolutamente deserte. Si riempiono solo in qualche occasione, più che altro di fotografi, quando viene il Presidente del Consiglio e in qualche rarissimo altro caso.
Certamente, i lavori parlamentari si possono seguire anche senza stare nelle tribune, ma le stesse persone che non si degnano di venire a vedere quantomeno come lavora l’Aula (perché ai lavori delle Commissioni solo di rado si può assistere direttamente attraverso le riprese a circuito chiuso) prendono come oro colato quanto viene fatto da tre volenterose associazioni, contro le quali non ho nulla da eccepire perché hanno anche evidenziato i parametri; parametri che, evidentemente, sono molto difettosi, molto opinabili.
Non di meno, mi complimento con i Colleghi che sono ai primi posti di questa classifica. Mi complimento, per esempio, con la Collega Poretti, che è addirittura al primo posto. Però, per quanto riguarda il resto della classifica, specialmente quella parte cui viene assegnato il marchio di “fannulloni” (contro il quale credo che sarebbe anche da esaminare una qualche azione incisiva di tutela dell’onorabilità dei parlamentari), non è valutazione da dare a cuor leggero semplicemente perché si è stabilito che la presenza non conta niente, l’attività in Commissione non conta niente, presiedere l’Aula, una Commissione o una Giunta non conta niente.