Stranamente, in certe zone, l’unico datore di lavoro è la Mafia. Per forza: tutte le altre attività vengono bloccate, magari sulla base del mero sospetto
Intervento in Aula per dichiarazione di voto sull’emendamento 13.101 al disegno di legge sul Codice antimafia
Signor Presidente,
credo che questo sia un emendamento interessante: in un contesto dove si procede con grandissima generosità a sequestri e blocchi, questo emendamento, nella sua stessa formulazione, ricorda che non si tratta di cose indolori. Non è che più si sequestra, meglio è; più si bloccano aziende e meglio è; più si rovinano persone, magari sulla base del sospetto, e meglio è. Questo non soltanto per ragioni di Giustizia – e lo Stato dovrebbe nascere, nelle sue origini legittime, per rendere Giustizia ai Cittadini e non per esercitare il potere nei confronti dei Cittadini (due concezioni diverse dello Stato su cui, temo, ancora non c’è concordia in quest’Assemblea) – ma per il fatto che, bloccando questo e quell’altro ancora, si danneggia l’economia. E poi ci si sorprende che, a forza di approvare leggi che aumentano a dismisura le pene, a forza di approvare leggi come questa – che causano con grandissima facilità blocco, sequestro e confisca dei beni anche sulla base di semplici sospetti – stranamente, il nostro Prodotto Interno Lordo sale a livello più basso di tutta l’Europa. Strano, davvero strano.
Si minacciano tutte le attività economiche in ogni modo: si pensi ai reati ambientali, che è giusto siano considerati reati, ma non formulati in modo che non ci sia differenza tra chi ha una svista e il criminale che avvelena ettari di territori; o a tanti altri provvedimenti, come il falso in bilancio. Per il falso in bilancio, anche qui è la stessa cosa: chiunque può essere colpevole.
La senatrice De Petris ha rilevato che vi sono, in particolare in alcune zone, casi in cui questo blocco sarebbe particolarmente problematico. Il suo emendamento propone che, nel caso in cui il sequestro abbia a oggetto aziende ubicate in territori a maggiore intensità mafiosa e particolarmente fragili dal punto di vista economico, si nomini come amministratore giudiziario il presidente della cooperativa di lavoratori dell’impresa sequestrata, che si costituisce su richiesta e senza oneri a carico dello Stato. A me pare interessante questo aspetto. Io non credo che la soluzione proposta sia idonea, perché si rischia un ulteriore blocco e si rischia di terrorizzare ulteriormente gli imprenditori. Il problema, però, c’è. Il problema c’è: sequestra, sequestra, sequestra e poi, stranamente, in certe zone, l’unico datore di lavoro è la Mafia. Per forza: tutte le altre attività vengono bloccate. E poi si trova strano il fatto che la Mafia riesca ancora a reclutare qualcuno, nonostante i colpi, pesantissimi, che meritoriamente sono stati dati a queste organizzazioni criminali.
Io ho chiesto il voto su questo emendamento perché esso richiama l’attenzione su un problema vero, pur dando una soluzione a mio parere non idonea. Pertanto, credo che noi, su di esso, ci asterremo. Il problema, però, è reale. Bisogna chiedersi perché, nonostante tutte le misure economiche che erano state annunciate come risolutive, la nostra economia arranca. Purtroppo, questi territori a particolare fragilità economica e sociale, come detto nell’emendamento, coincidono ormai con l’intero nostro Paese. Vorrei, infatti, sapere quale territorio del nostro Paese non presenti particolari fragilità economiche e sociali. E noi lo aiutiamo, rendendo possibile il sequestro e il blocco dei beni e rovinando le persone. Perché, se per qualcuno questo può essere solo un gravissimo disagio, per un imprenditore il blocco dei beni, il sequestro, l’obbligo di risiedere in una certa località o di non risiedere in una certa località significa distruggere la sua azienda.
Qualcuno si è il posto il problema, e rendo merito alla Collega che ha presentato l’emendamento. Altri, evidentemente, questo problema non se lo pongono, perché non importa se si aumenta la disoccupazione; non importa se si deviano ulteriori investimenti in altri Paesi; non importa se si scoraggiano gli investimenti. L’importante è “dare un segnale”. Ma il “segnale” lo si dà facendo le leggi buone, e non facendo leggi-manifesto che colpiscono le persone per bene e, quindi, rendono più difficile colpire i veri criminali.
Votazione nominale con scrutinio simultaneo dell’emendamento 13.101, presentato dalla senatrice De Petris e da altri senatori: Il Senato non approva.
Testo dell’emendamento 13.101
Al comma 1, lettera a), capoverso, al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Il tribunale, nel caso in cui il sequestro abbia ad oggetto aziende ubicate in territori a maggior intensità mafiosa e particolarmente fragili dal punto di vista sociale ed economico, con esigenze immediate di ripresa ovvero di continuità produttiva al fine di evitare possibili fuoriuscite dal mercato, con gravi conseguenze sociali, nomina come amministratore giudiziario il presidente della cooperativa di lavoratori dell’impresa sequestrata che si costituisce su richiesta e senza oneri a carico dello Stato».
Conseguentemente, al capoverso «2», primo periodo, dopo le parole: «l’amministratore giudiziario» inserire le seguenti: «, ad eccezione della cooperativa di cui al comma 1,».