IUS SOLI. MALAN (FI): MAGGIORANZA SCATENATA CONTRO GLI ITALIANI

“Dopo aver fatto melina per 14 mesi in Commissione, PD e il resto della Maggioranza vanno ora a testa bassa in Aula sullo ius soli. Col pretesto dei numerosi emendamenti della Lega, dall’aprile 2016 il provvedimento è stato esaminato solo per mezza – breve – seduta. Da chi viene il vero ostruzionismo?

Quel che è grave è che l’ostruzionismo della Maggioranza non è volto contro un provvedimento, ma contro la possibilità del Senato di esprimersi sui vari aspetti di esso. Altra cosa sono le parole fuori luogo e gli eventuali spintoni, che sono sbagliati e vanno sanzionati. Manifesto solidarietà alla Ministra Fedeli, ma questi atti non possono giustificare violazioni del Regolamento e della Costituzione, la quale impone che ogni provvedimento sia esaminato anche in Commissione. Se qualcuno pensa che votare 3 emendamenti su 8mila in un’ora di lavoro in un anno e due mesi sia esaminare, è evidente che disprezza la Costituzione.

Il tentativo di PD e AP di far credere che l’ondata di immigrati non abbia a che fare con lo ius soli è assai maldestro e gli Italiani non ci cadranno. Il provvedimento riguarda, eccome, coloro che sbarcano in Italia: in 5 anni, potranno avere la cittadinanza per il solo merito di aver frequentato, a carico dei contribuenti italiani, le nostre scuole – anche se in nessuno di quegli anni avranno ottenuto la promozione. Un palese incentivo a nuovi arrivi in Italia, dove già oggi giunge oltre l’80% degli sbarcati in Europa.

Negli USA c’è lo ius soli, ma con due grosse differenze: non c’è nessuna corsia preferenziale alla cittadinanza per chi ha frequentato 5 anni di scuola, ed è ben chiaro nella legge che essere genitori di un bambino che è americano per lo ius soli non dà alcun diritto a restare: i bambini nati nell’Unione se ne devono andare insieme ai loro genitori non appena a questi scade il visto. Nella sciagurata legge del PD, questo non c’è, e dà ai trafficanti un ulteriore lucroso mercato: garantire la residenza in Italia, sfruttando i bambini – magari comprati”.

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