“Sarebbe un errore non prendere sul serio le parole di Davide Casaleggio, perché non si tratta di una singola battuta o provocazione. L’intervista di oggi conferma in modo articolato un’ideologia totalitaria che si esprime in molti altri modi, a cominciare dal nome stesso dell’associazione Rousseau. Jean Jacques Rousseau è il padre dei totalitarismi moderni, teorizzava il diritto-dovere di chi governa di cambiare il modo di pensare e di vivere dei cittadini attraverso l’educazione, cioè l’indottrinamento e il condizionamento, e la censura dell’informazione, in nome di una fantomatica volontà generale di cui – guarda caso – chi ha il potere è interprete, e a cui ciascuno deve alienare tutto: beni, proprietà, potere e diritti. Anche i figli, la cui educazione va affidata esclusivamente al precettore, cosa che del resto fece lui stesso, mandando i propri all’orfanotrofio. Sostenere l’abolizione del Parlamento non è una battuta, è un passo inevitabile Casaleggio come per chiunque aspiri al totalitarismo. Oggi il padrone dell’associazione Rousseau dice che le innovazioni portate dalla rete rendono inevitabile il cambiamento che lui vuole. Nulla di nuovo: Marx voleva la dittatura del proletariato per via della rivoluzione industriale e Hitler voleva il potere assoluto per combattere contro la decadenza della società moderna. Dopo la dittatura del proletariato e quella basata sulla ‘razza’, arriva quella del computer, attraverso il quale, chi è iscritto alla piattaforma di Casaleggio, può illudersi di prendere decisioni che in realtà prendono altri. In nome della ‘volontà generale’. Bisogna essere ben coscienti di cosa pensa chi controlla il principale partito del Governo e del Parlamento. Gli aspiranti dittatori vanno presi molto sul serio. Quando nel passato non è stato fatto le conseguenze sono state gravissime.”
