“L’On. Realacci, evidentemente a corto di argomenti seri, accusa il provvedimento sui servizi pubblici locali – che include anche la gestione degli acquedotti – di favorire interessi privati limitati e ben identificati. Difficile capire a chi alluda visto che da oggi si dovranno fare gare pubbliche, mentre è facilissimo capire che chi, fino a ieri, ha riempito di raccomandati e fannulloni tanti carrozzoni pubblici e semi pubblici è contrarissimo alla nostra riforma.
Grazie ad essa si potrà intervenire anche ai problemi sorti dove gli affidamenti a privati sono stati fatti senza gara, come fino a ieri era consentito. L’acqua – come ribadisce l’emendamento proposto dal senatore Bubbico e votato all’unanimità al Senato – resta pubblica e diritto universale. La gestione andrà affidata a privati solo con regole chiare, con modalità e criteri fissati dall’ente pubblico”.