“La commissione ha fatto bene ad ascoltare Beppe Grillo sul suo disegno di legge, come proposto dal presidente Vizzini. Gli attacchi al Parlamento da parte dell’antipolitica non vanno ignorati. Vanno invece combattuti con gli argomenti e la buona politica più che con la demagogia. Ove emergano idee positive, vanno anche prese in considerazione.
Oggi però, il signor Grillo, dopo un esordio garbato, anziché sostenere le proposte che lui ritiene porterebbero a un ‘Parlamento pulito’, ha lanciato insulti – premeditati in quanto ha letto un testo scritto – all’Istituzione e all’insieme dei senatori. A sua attenuante va detto che l’ha chiaramente fatto per ottenere qualche titolo negli organi di informazione, i quali glieli hanno immediatamente concessi, ignorando del tutto gli interventi dei membri della commissione.
Il Senato ha dimostrato la sua tolleranza e la sua democraticità, che Grillo aveva negato, consentendogli piena libertà di parola al di là di quanto viene consentito a un senatore. Va però sottolineato che il presupposto alla vita civile e democratica è il rispetto per gli altri. Cosa che è mancata nell’intervento del noto intrattenitore genovese”.