MIGRANTI. MALAN (FI): FERMARE INVASIONE, DIFENDERE L’ITALIA

“Con gli oltre 11.000 arrivi in due giorni, l’ondata degli immigrati sta ormai superando ogni limite. Si potrebbe dire che è totalmente fuori controllo, se non fosse che è proprio il Governo italiano a organizzare il servizio taxi dalla Libia. La stessa Guardia costiera comunica che i prelievi degli immigrati sono avvenuti ieri l’altro a 30 miglia dalla costa africana – il che, con ogni probabilità, significa ancora più vicino. La Sicilia dista da quella parte di costa libica 250 miglia, il che implica un atteggiamento da parte delle nostre imbarcazioni simile a quello del blocco navale dei tempi andati, con la differenza che qui si tratta di agevolare l’operazione dei trafficanti di esseri umani.

Tutte le immagini ci confermano che a bordo ci sono quasi soltanto maschi giovani, ed è sorprendente che poi ci siano nascite a bordo dell’imbarcazione di soccorso. È palese che si tratta di un’operazione di immagine, messa in atto dagli scafisti per impietosire i media. I morti che continuano a verificarsi fanno anch’essi parte dell’operazione. Se l’Italia facesse come gli altri Paesi, queste partenze sarebbero scoraggiate e ci sarebbero sicuramente meno morti.

Nel frattempo, il Fiskalrat austriaco, una sorta di Ufficio del Bilancio, ha reso noto uno studio dal quale risulta che gli immigrati danneggiano nel complesso l’economia del Paese. Il costo per ciascuno di essi a carico dell’Austria è stimato in 277.000€. Applicando queste cifre ai nuovi arrivi, vuol dire che, in soli due giorni, ci si è accollati oltre 3 miliardi di spese – mentre si lesina l’assistenza agli Italiani, segnando un record di mortalità superato solo nei periodi di guerra mondiale.

Il Governo ha il dovere di spiegare perché, a questo punto, non va a prendere i migranti direttamente sulla costa libica, con risultati meno spettacolari ma certamente più efficaci. Ci deve anche spiegare perché, invece di sostenere questo traffico, non si impegna – ad esempio, con un decimo del denaro – ad aiutare gli Africani sul posto. Aiuteremmo più persone, rispettando la loro identità ed evitando l’invasione del nostro Paese” .

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