Intervento in Aula per dichiarazione di voto sulle mozioni Malan, Mattioli, Boffardo e Diliberto concernenti gli esperimenti nucleari
Signor Presidente,
i deputati del Gruppo Federalisti e Liberal-democratici hanno presentato la mozione n. 1-00152, di cui sono primo firmatario, il 12 luglio scorso, menzionando esclusivamente in origine gli esperimenti nucleari francesi. Questo è avvenuto non certo perché non ci preoccupassero parimenti, se non in maggiore misura – com’è stato giustamente sottolineato da altri colleghi – gli esperimenti nucleari effettuati da altri Paesi o le altre situazioni a gravissimo rischio ambientale, che pure vi sono; ma abbiamo ritenuto di riferirci alla Francia perché il problema era circoscritto a un’area e, soprattutto, perché nutrivamo la speranza che il Governo italiano potesse in qualche modo influenzare le decisioni del Governo francese, Paese al quale siamo vicini- e non solo geograficamente, essendo nostro partner nell’Unione europea e alleato da molto tempo. Era questo lo spirito con il quale avevamo presentato la mozione.
Riteniamo, peraltro, che la cessazione degli esperimenti nucleari debba avvenire per numerose ragioni, la principale delle quali ritengo sia il senso di responsabilità che dobbiamo avere nei confronti di chi dovrà abitare il pianeta dopo di noi. Infatti, gli esperimenti e le altre gravi offese all’ambiente possono produrre conseguenze molto lontane nel tempo rispetto a quando effettuati.
Più in generale, è ovvio che riteniamo altrettanto gravi tutti gli altri attentati alla salute del pianeta; gli esperimenti nucleari compiuti dalla Repubblica Popolare Cinese sono poi molto più pesanti per i motivi ricordati – per il fatto, cioè, che in questo Paese non vi è libertà di informazione e, dunque, le popolazioni vicine alle zone degli esperimenti non possono protestare perché non ne vengono messe a conoscenza. Siamo, pertanto, certamente d’accordo con chi ha detto che tali esperimenti sono più gravi di quelli che avvengono negli altri Paesi. Per questa ragione, abbiamo inserito nella mozione gli esperimenti nucleari della Repubblica Popolare Cinese tra quelli stigmatizzati.
Ribadiamo, inoltre, quanto sostenuto nella precedente seduta in cui si è discusso dell’argomento, e che il rappresentante del Governo ha detto di apprezzare: a nostro giudizio, è utile che in Parlamento si svolga un dibattito sulla politica estera, affinché il Governo chiarisca una serie di iniziative in merito alla politica internazionale e, specialmente, al futuro assetto dell’Unione europea dal punto di vista economico e, più in generale, politico; penso al problema dell’armamento nucleare, al fatto che si dovrà vedere in quale quadro di difesa europea saranno inseriti gli esperimenti, una volta effettuati. Intendiamo sottolineare un altro evento positivo verificatosi nelle ultime settimane: gli Stati Uniti hanno annunciato di non voler più compiere esperimenti nucleari. Una dichiarazione così importante da parte di una delle due più grandi potenze nucleari del mondo è un grosso risultato, è una strada che riteniamo debba essere seguita da tutti gli altri Paesi interessati. A nostro giudizio, il Governo italiano deve fare quanto gli è possibile per far pressione su tutti i Paesi che detengono potenziale nucleare affinché cessino gli esperimenti, ben sapendo, tuttavia, che non è questo il solo problema.
Raccomandiamo l’approvazione della mozione n. 1-00152, di cui sono primo firmatario, così come modificata su indicazione in parte nostra e, in parte, del Governo; voteremo a favore della mozione Mattioli e altri n. 1-00153 nel testo riformulato, mentre non possiamo votare a favore delle mozioni Boffardi e altri n. 1-00166 e Diliberto e altri n. 1-00185: di esse condividiamo l’intento – comune alla nostra mozione – di arrivare alla cessazione degli esperimenti nucleari, ma non le parti del dispositivo in cui si chiede l’uscita del Paese dalla NATO. Riteniamo che ciò non debba avvenire, in particolare in un momento in cui vi è la guerra a poche centinaia di chilometri dai nostri confini.
Votazione nominale sulla mozione Malan e altri n. 1-00152, nel testo riformulato: la Camera approva.