Intervento in Aula per dichiarazione di voto su un subemendamento al disegno di legge di riordino del Consiglio di Amministrazione della RAI-TV SpA
Presidente,
incidentalmente osservo che vi è stata una richiesta precisa del Presidente della commissione Cultura e sulla quale, però, sembra sia già stata assunta una decisione che non può certo trovarci consenzienti.
Annuncio l’astensione dal voto dei deputati del Gruppo Federalisti e Liberal-democratici sul subemendamento 0.1.918.3 della Commissione. Ribadiamo quanto già detto nella discussione: a noi sta a cuore il rispetto della volontà popolare manifestata nel referendum, in cui si è ritenuta legittima e augurabile la privatizzazione della RAI. Mi pare che chi sta cercando di forzare in tutti i modi i termini e i tempi del dibattito non abbia alcuna volontà di tener conto del pronunciamento dei Cittadini italiani; questo si nota in particolare nella presentazione di subemendamenti in cui si pongono termini strettissimi (sette, venti giorni). Pur di mettere le mani sulla RAI, si sono accorciati i tempi già molto contenuti previsti dalla proposta di legge del 12 ottobre.
Non penso proprio che si vogliano mettere le mani sull’azienda per poi privatizzarla, ma per tenerla, per controllarla, per fare propaganda di parte – non certo per offrire un servizio pubblico.
La Camera approva.