Da oggi cessa ogni garanzia democratica
Intervento in Aula per dichiarazione di voto su un subemendamento al disegno di legge di riordino del Consiglio di Amministrazione della RAI-TV SpA
Presidente,
confermo a nome del gruppo dei federalisti e liberaldemocratici, il ritiro della richiesta di voto nominale e intervengo in dissenso. Non parteciperò, infatti, alla votazione proprio perché ho partecipato alle trattative che hanno condotto al testo del 12 ottobre; trattative nel corso delle quali ho preannunciato fin dall’inizio la nostra astensione, per le ragioni illustrate dall’onorevole Lantella. Non parteciperò al voto perché queste trattative erano ispirate a un criterio volto a garantire maggioranza e minoranza e, con il subemendamento che ci accingiamo a votare, cessa ogni garanzia. Cessa il significato della pari rappresentanza per la Maggioranza e per l’Opposizione, a causa della trappola del commissario pronta a scattare; cessa completamente anche la garanzia della maggioranza qualificata per nominare i direttori di rete, in quanto il commissario, di nuovo, avrebbe da solo la maggioranza necessaria per nominare, revocare, lottizzare, occupare.
Mi sembra che questo sia semplicemente un tentativo della Maggioranza parlamentare di porre in essere un ulteriore colpo. Dopo i colpi di Maggioranza con cui ha confermato propri deputati eletti con meno voti degli avversari; dopo i colpi di Maggioranza con cui ha negato l’autorizzazione a procedere a propri Ministri; dopo i colpi di Maggioranza usati persino per l’applicazione del Regolamento, con un altro colpo di Maggioranza tenta di occupare completamente un ente già fin troppo colonizzato dalla Sinistra e dai suoi servitori.
La Camera approva.